Perdiamo meno tempo in chiacchiere e impegnamoci anche con un piccolo contributo purché concreto
Solo una parte degli indumenti viene effettivamente utilizzata per un periodo di tempo adeguato, una quantità eccessiva viene distrutta senza essere mai stata indossata.
I rifiuti generati dall’industria della moda rappresentano un problema importante dal punto di vista ambientale. Le pratiche dispendiose nella moda sono ben note e coinvolgono tutte le fasi, dalla produzione allo smaltimento dei capi. Fast Fashion e Sovraproduzione sono due aspetti chiave del problema. Il Fast Fashion è ormai sinonimo di abbigliamento usa e getta per poter essere aggiornati alle tendenze in rapido cambiamento. Sovraproduzione e bassi costi sono gli strumenti che permettono l’implementazione del Fast Fashion. La Sovrapproduzione e il Fast Fashion alimentano un flusso crescente di indumenti verso discariche ed inceneritori, sia esso fatto di scorte in eccesso o di indumenti spesso indossati solo poche volte.
Più spesso che in passato i clienti sono sensibili alla trasparenza nella filiera degli accessori moda. Vogliono conoscere l’origine dei materiali, le condizioni di lavoro dei fornitori, le pratiche sostenibili adottate dalle diverse aziende coinvolte nella produzione e, soprattutto, dove va a finire il loro denaro.
Ci sono molte ragioni per sostenere le produzioni locali. Le produzioni locali sostengono l’economia locale perché le materie prime e le risorse umane vengono scelte principalmente nelle zone limitrofe. Le produzioni locali sono spesso rappresentate da piccole aziende o imprese familiari in grado di instaurare un rapporto diretto con i clienti grazie alle loro dimensioni ridotte. Le produzioni locali hanno solitamente filiere piccole e logistica semplificata che garantiscono un livello di trasparenza, controllo della produzione e quindi qualità più elevati. Le produzioni locali sostengono le tradizioni locali e il loro sviluppo coinvolgendo la comunità. Le produzioni locali sono la soluzione più semplice per la tracciabilità e la garanzia di trasparenza.
Durabilità e longevità sono una priorità nel settore della moda perché possono ridurre significativamente la produzione di rifiuti. La riparazione e la manutenzione garantiscono la durabilità evitando che un oggetto venga trasformato prematuramente in rifiuto.
Le persone possono ridurre l’impatto ambientale degli indumenti utilizzandoli per più tempo, purché essi siano fatti per durare. Ecco perché aziende come la nostra hanno scelto di progettare e produrre articoli che durino più a lungo.
Tuttavia, i prezzi bassi incoraggiano comportamenti meno virtuosi poiché rendono molto facile l’acquisto di nuovi prodotti e l’eliminazione di ciò che non serve più o, meglio, non si vuole più. Sembra che la tecnologia abbia pensato di più a questo aspetto del commercio e non abbia pensato, ad esempio, a come produrre “meno” mantenendo comunque prezzi competitivi.
Unendo insieme la tecnologia digitale, la nostra esperienza nel campo delle calzature su misura e la nostra creatività abbiamo iniziato a produrre solo ciò che serve.
Le tendenze sono l’essenza della moda, non si può negarlo. Il problema nasce quando non si riesce a prevedere esattamente quanti pezzi produrre per venderli tutti. E nessuno può.
Non esiste moda senza anima e non esiste anima senza creatività. Non c’è motivo per cui l’anima e la creatività della moda non possano produrre anche sostenibilità. Non solo non è contraddittorio ma è necessario. Se la bellezza salverà il mondo perché la moda dovrebbe restare a guardare?
L’industria della moda è l’ambiente naturale in cui creatività e innovazione possono integrarsi e produrre i migliori risultati di sostenibilità.
Evitare la sovrapproduzione non è semplice ma è possibile se smetti di perdere tempo cercando di prevedere il futuro e inizi a investire i tuoi sforzi nel realizzare proprio ciò che le persone chiedono, acquistano e cercano